Nutriterapia: consigli per una buona nutrizione
A cura di Dr Francesco Speziale
Medico dello Sport – Fisiatria – Nutrizionista
presso Poliambulatorio Centro Medicina dello Sport – Ferrara
La salute ed il benessere del proprio corpo derivano da molteplici fattori, quali l’equilibrio fisico, psicologico, le proprie attitudini.. Ma perchè il nostro corpo possa trovare energia, bisogna alimentarlo. La nutrizione è quel fattore cardine indispensabile per poter effettuare il corso della nostra vita, e non solo. Vediamo perchè.
Le regole fondamentali di una sana alimentazione vedono l’importanza di una riduzione della acidificazione del nostro organismo, una corretta funzione intestinale, una buona complementarità di integratori e, dove necessario, anche l’adozione di alcune vaccinazioni.
Invito i miei pazienti in studio scherzosamente a “mangiare le proprie radici” cioè analizzare le abitudini dei nostri nonni e genitori. Siamo quello che i nostri antenati hanno mangiato e bevuto, principio ben espresso nella moderna nutrigenomica cioè la scienza che studia l’integrazione tra il cibo e il DNA, anche per conoscere come impedire o rallentare il sorgere di alcune patologie.
Come dice l’oncologo e ricercatore epidemiologo Dr. Franco Berrino “Quando facciamo la spesa immaginiamo di avere affianco la nostra Nonna: cosa riconoscerebbe come suo cibo sugli scaffali di un supermercato?”.
Ricordiamo che nella durata della nostra vita media introduciamo circa 30 tonnellate di alimenti solidi per un numero di 80.000 pasti, in media. Quindi meditiamo su questi dati e concentriamo su assimilare cibi sani il più possibile!
Certamente dobbiamo far tesoro delle abitudini alimentari della cosiddetta cucina mediterranea sviluppatasi alle nostre latitudini in migliaia di anni e che utilizza una cucina “povera” ma ricca di fibre, cereali, legumi, pesce e oli vegetali naturali.
Da non dimenticare il corretto equilibrio tra proteine e carboidrati e la necessità nella nostra nutrizione di inserire aminoacidi essenziali, cioè quegli aminoacidi che noi da soli non riusciamo a produrre in modo autonomo. Questo equilibrio deriva da un corretto bilanciamento in ogni pasto tra proteine e carboidrati in rapporto mai inferiore di 1:2. Si crea con questa alimentazione un equilibrio dell’ asse ormonale insulina-glucagone, evitando l’eccesso di proteine e l’accumulo di grasso che porta a trasformazione degli adipociti come grande deposito di grassi.