In arrivo il contraccettivo maschile: ecco come funziona
Non si può dire che la scienza non si sia evoluta negli ultimi anni, tanto da sviluppare un contraccettivo dedicato al panorama maschile. Si esatto, può sembrare strano da dirsi, ma parliamo proprio di contraccettivo maschile.
Tutto ciò parte da una sperimentazione coordinata da Mario Philip Reyes Festin dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, su cui al momento i test sono giunti già alla loro seconda fase, ovvero quella che comprova la valutazione e l’efficacia del contraccettivo.
Se vogliamo spiegare e paragonarne il funzionamento, non è molto diverso da quelli già disponibili per il panorama femminile, ed ha un margine di efficacia pressappoco simile. L’unica differenza è che se normalmente in ambito femmile si parla della “pillola” in questo caso si tratta di iniezioni.
Certo, non da fare giornalmente, infatti l’obiettivo dei ricercatori è di arrivare a somministrarne una con una frequenza di alcune settimane. Indubbiamente esistono anche degli effetti collaterali, motivo per cui la sperimentazione necessita di ulteriori approfondimenti.
Al momento il progetto ha coinvolto 320 soggetti maschi di età compresa tra i 18 ed i 45 anni, facenti parte di 7 differenti Paesi tra cui la nostra penisola.
Tutti i tester sono stati sottoposti a distanza di una settimana ad un’iniezione di testosterone e progestinico. Il tutto con lo scopo di osservare e valutare la riduzione di concentrazione degli spermatozooi per ogni millimetro di liquido seminale al di sotto di un milione, considerando che lo standard per uomini che non hanno problemi di fertilità è normalmente 15.
Come già detto in precedenza, i risultati sull’efficacia sono molto soddisfacenti, raggiungendo la soglia del 96%, valore non troppo differente da altri strumenti anti-concezionali. Tra gli effetti collaterali invece risultano disturbi dell’umore e depressione, riscontrati rispettivamente nel 5% ed il 3% dei tester.
Il presente studio è stato pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism.