Amore o attrazione? La reazione del nostro corpo ai sentimenti
Tutto nasce da un incontro. Nessuno se lo immaginava prima, occupato nel corso degli eventi della propria vita, poi ad un tratto ecco che tutto cambia: incroci gli occhi di lei o senti la voce di lui ed ecco niente è più come prima. Senti un bisogno di avvicinarti di parlare o di stare vicino a quella persona che hai incontrato per la prima volta o magari conosci già da tempo, ma è come se vedessi proprio per la prima volta. Forse è quello che ha detto o come si è mossa o il tono della sua voce. Qualcosa ti colpisce e tutto dentro di te cambia e a volte cambia per sempre.
Ma cosa succede nel nostro corpo quando veniamo attratti da qualcuno?
Forse sentiamo il cuore che batte forte, le farfalle nello stomaco….Sono gli ormoni che entrano in gioco e come dice la Dottoressa Helen Fisher della Rutgers University: mentre gli estrogeni e il testosterone stimolano i centri cerebrali che sono in grado di tradurre una fantasia o un desiderio erotico in una risposta anche fisica, l’adrenalina provoca sudorazione, aumento del battito cardiaco e scarsa salivazione. La dopamina invece, che dona maggiore energia diminuendo il bisogno di dormire o di mangiare, è stimolata dalla feniletilamina che provoca battiti cardiaci accelerati, stato di eccitazione, leggera vertigine e sudorazione delle mani. Ma nella fase di attrazione tra due persone non è sempre rose e viole, vi è anche una certa dose di patos che provoca ancora più desiderio, infatti altro ormone coinvolto in questi fantastici momenti è proprio il cortisolo, prodotto dal corpo proprio in situazioni stressanti. Infine, è grazie alla produzione di serotonina, il famoso ormone del buonumore, che gli innamorati tendono a essere più allegri, svegliarsi di buon umore e avere la testa tra le nuvole.
Quindi sono solo gli ormoni che ci governano quando siamo attratti o crediamo di amare qualcuno? L’amore è solo una secrezione ormonale?
L’amore è un miracolo, è una ricerca dell’altro per completarsi, è, non solo, vedere in noi stessi un proprio limite e riconoscere nell’altro quello che ci manca, ma anche percepire in chi si desidera un po’ di noi, permettendoci il reciproco riconoscimento. L’amore è anche desiderare di essere desiderati dall’altro.
Nelle prime fasi dell’innamoramento, amiamo tutto della persona amata: i pregi, ma anche i difetti, le imperfezioni fisiche e quelle caratteristiche del carattere che in altre persone condanneremmo e invece giustifichiamo e pensiamo che con il nostro amore potranno un giorno cambiare.
Come dice Massimo Recalcati chi ama s’impoverisce di fronte ad un oggetto che si arricchisce di perfezione. Ecco che nasce l’idealizzazione dell’altro che, se si perpetua nel tempo, offusca la conoscenza profonda e porterà inevitabilmente alla fine non solo della fase attrattiva e dell’innamoramento, ma anche al rapporto d’Amore.
Ma con tante parole sull’amore, tra studiosi, poeti, filosofi e psicologi, ancora non c’è un’unica risposta di cosa sia questo sentimento così potente, forse perché ognuno di noi desidera cose e persone diverse e ama in modo unico e magari differente a seconda delle fasi della propria vita vita. Ma cosa più importante è non rinunciare mai all’amore anche se dopo una delusione o una dolorosa perdita ci si chiude per non soffrire per la paura di cadere in un’ennesima illusione che poi inevitabilmente diventerà delusione.
L’amore non è solo fantasia o un’idea, non è solo attrazione, è la forza che ci permette di sentire, di provare emozioni, di vivere in modo più intenso di espanderci oltre noi stessi.
A questo punto non si possono non citare le parole forse più intense recitate in modo magistrale da Anthony Hopkins nel film “Vi presento Joe Black”. Queste parole sono un vero e potente Inno all’Amore che non bisognerebbe mai dimenticare:
“Lo so che ti sembra smielato ma l’amore è passione, ossessione, qualcuno senza cui non vivi. Io ti dico: Buttati a capofitto! Trovati qualcuno che ami alla follia e che ti ami alla stessa maniera! Come trovarlo? Bè, dimentica il cervello e ascolta il cuore. Io non sento il tuo cuore perché la verità, tesoro, è che non ha senso vivere se manca questo. Fare il viaggio e non innamorarsi profondamente, beh, equivale a non vivere. Ma devi tentare perché se non hai tentato non hai mai vissuto. ”
Articolo a cura della D.ssa Marica Malagutti
Psicologa specializzata in Psicodramma analitico, Psicologia forense ed in Diritti Umani e Cooperazione dello Sviluppo